Umbria, il Cuore Verde d'Italia.

L'Umbria è la terra dell'equilibrio, capace di ricomporre in un affresco unitario mille sfaccettature e mille anime diverse: uomo e natura, spiritualità intensa e orgoglio laico.
Ogni luogo ha un'identità inconfondibile, frutto di millenni di civiltà che hanno lasciato densi strati di memorie e di capolavori senza tempo: Umbri, Etruschi, Sabini e Romani prima e le straordinarie stagioni del Medioevo e del Rinascimento poi. L'ingegno contadino ha cesellato pazientemente l'ambiente, bonificando, dissodando e piantando ulivi e vigneti che, oltre a dare vini e oli pregiatissimi, sono diventati il simbolo stesso di questa terra.

Punteggiate di borghi medievali ed eremi silenziosi, le colline umbre costituiscono uno scenario incantevole. Basta percorrere pochi chilometri per scoprire anche una natura selvaggia fatta di faggete secolari, grotte profonde, montagne popolate di antiche leggende. L'acqua affiora in sorgenti e laghi montani, scorre nei fiumi scavando impressionanti gole di pietra, si allarga in paludi e invasi artificiali che si trasformano in oasi naturalistiche.
Il Lago Trasimeno, il lento scorrere del fiume Tevere e il salto della Cascata delle Marmore sembrano creati apposta per ispirare poeti e pittori.



SPELLO

Spello unisce al suo carattere medievale, con vicoli tortuosi e antiche case in pietra, numerose testimonianze di epoca romana, come la cinta muraria lungo il cui tracciato si aprivano le porte ancora ben conservate, i resti del teatro, dell'anfiteatro, delle terme. L'abitato è ancora circondato da mura, erette nel 1360 inglobando parte della cinta romana e tre splendide porte: porta Consolare (I secolo a.C.), la porta Urbica (o porta San Ventura) e la porta Venere di età augustea, costruita a foggia di arco trionfale, con ai lati le due torri cosiddette di Properzio a pianta dodecagonale.

Tra gli edifici religiosi è notevole la chiesa di Santa Maria Maggiore (XII-XIII secolo), con grandi tesori d'arte all'interno: sul lato sinistro della navata la splendida cappella Baglioni decorata con affreschi del Pintoricchio e impreziosita da un pavimento in maiolica di Deruta (1566) oltre a dipinti del Perugino. Del Pintoricchio (con largo aiuto di Eusebio da San Giorgio) è anche la grande tavola Madonna e Santi (1508) custodita nella duecentesca chiesa di Sant'Andrea, che conserva anche un Crocifisso di scuola giottesca, ed è esposto il corpo del Beato Andrea Caccioli, compagno di San Francesco.

Oltre al palazzo Comunale, sede della Biblioteca (fondo antico), dell'Archivio storico e dell'Accademia di Studi Costantiniani, da visitare palazzo Baglioni (1358), palazzo dei Canonici, sede della Pinacoteca, e la chiesa di San Lorenzo (XII secolo), che conserva un prezioso tabernacolo in marmo, opera monumentale dello scultore Flaminio Vacca (1587).

Nei dintorni l'interessante chiesa di San Claudio, bellissimo esempio di architettura romanica, la chiesa di San Girolamo con annesso convento, complesso edificato nel 1472 con il finanziamento di Braccio II Baglioni, signore di Spello, Villa Fidelia di origine cinquecentesca poi notevolmente trasformata e ampliata nei secoli XVIII e XIX, edificata sul luogo di un grandioso santuario ellenistico dedicato a diverse divinità, tra cui certamente Venere. La villa ospita una ricca collezione di quadri, sculture, oggetti di antiquariato.

Il complesso di San Girolamo si colloca nella parte più suggestiva del territorio: la zona, a ridosso del monte Subasio, è caratterizzata da una vegetazione che in modo naturale ha seguito nel corso degli anni la morfologia del monte, sviluppandosi in modo omogeneo alle prerogative ambientali e naturalistiche del luogo.

ASSISI

Assisi, con il suo centro storico, la basilica di San Francesco e gli altri siti francescani, unitamente alla quasi totalità del territorio comunale, sono stati dichiarati nel 2000 Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco.
Tra i numerosi monumenti che rendono Assisi una delle mete turistiche artisticamente più ricche, spiccano la basilica di San Francesco, con la tomba del Santo e i capolavori di alcuni tra i maggiori artisti di tutti i tempi quali Cimabue, Giotto, Pietro Lorenzetti e Simone Martini., la basilica di Santa Chiara, e la romanica cattedrale di San Rufino.
Sulla piazza del Comune si trovano il palazzo dei Priori, il duecentesco palazzo del Capitano del Popolo con la torre Civica, e il cosiddetto tempio di Minerva, l'edificio romano più conservato dell'intera regione, realizzato tra il 40 e 30 a.C.

Appena fuori le mura, a dominare la città c'è la superba rocca Maggiore, ricostruita nel 1367 dal Cardinale Albornoz su una precedente struttura (1174) di un antico castello feudale.
Nelle immediate vicinanze sono visitabili i luoghi legati alla vita di San Francesco come l'eremo delle Carceri, immerso in un fitto bosco sulle pendici del Subasio, e il convento di San Damiano, l'imponente basilica di Santa Maria degli Angeli, costruita tra il 1569 e il 1679 per proteggere la Porziuncola, la piccola chiesa che accolse la prima comunità dei francescani, e la cappella del Transito, dove san Francesco morì il 4 ottobre 1226.

Dal punto di vista naturalistico merita una visita l'area del Parco Regionale del Monte Subasio, istituito per proteggere un ambiente di grande valore ambientale e permeato da un'atmosfera mistica.

BEVAGNA

La città, che mantiene intatto l'assetto urbano medievale (XII-XIII secolo), è circondata da mura con torri e porte. Importanti testimonianze di epoca romana sono i cospicui resti di un tempio, poi trasformato nella ex chiesa della Madonna della Neve, un edificio termale, che conserva un mosaico pavimentale del II secolo d.C. a tessere bianche e nere a soggetto marino, e, nella parte alta della città, le case disposte a semicerchio ricalcano l'andamento dell'antico teatro (due colonne scanalate in marmo si trovano all'interno dell'ufficio postale).
Sull'impianto della città romana si è sviluppata la struttura urbanistica medievale con piazze e palazzi nobiliari: in piazza Silvestri affaccia il palazzo dei Consoli (1270), che ospita il Teatro Francesco Torti, le chiese romaniche di San Silvestro e di San Michele Arcangelo, entrambe della fine del XII secolo, e la chiesa dei Santi Domenico e Giacomo (XIV secolo). Importante testimonianza di edilizia privata settecentesca è palazzo Lepri, in corso Matteotti, oggi sede municipale. All'interno del palazzo si trovano anche la Biblioteca, l'Archivio Storico e il Museo civico, costituito da una sezione archeologica e dalla pinacoteca.
Interessante la chiesa barocca del monastero di Santa Margherita e la chiesa di San Filippo (1725). Sul luogo più alto della città sorge la chiesa di San Francesco (fine XIII secolo): accanto all'altare la pietra su cui poggiò San Francesco per predicare agli uccelli a Pian d'Arca.

Nei dintorni, sul profilo delle colline svettano il Santuario della Madonna delle Grazie (fine XVI secolo), il Santuario della Madonna della Valle ed il Convento dell'Annunziata (XI secolo), un tempo castello di difesa.

PERUGIA

Perugia dispone di un immenso patrimonio artistico e culturale frutto del suo glorioso passato. In ogni angolo e nelle piazze della città si possono ammirare monumenti che testimoniano secoli di storia, arte e cultura. A cominciare dall'Arco Etrusco o Arco di Augusto, porta monumentale dell'antica cinta muraria etrusca poi restaurato in epoca romana, il Pozzo Etrusco e Porta Marzia, seconda porta monumentale etrusca, inglobata nella fronte del bastione della Rocca Paolina, fortezza fatta erigere da Papa Paolo III nel 1540.
Su Piazza IV Novembre, una delle più belle d'Italia, si affacciano il palazzo dei Priori, elegante edificio gotico con all'interno la Galleria Nazionale dell'Umbria che custodisce capolavori assoluti dell'arte italiana dal Medioevo al XVIII secolo di Piero della Francesca, Benozzo Gozzoli, Beato Angelico, Pinturicchio, il Perugino. Notevoli anche la sala dei Notari, il Collegio del Cambio, antica sede dei cambiavalute (corporazione di arti e mestieri di Perugia), con all'interno il prestigioso ciclo pittorico del Perugino e la cappella di San Giovanni Battista con affreschi del XVI secolo, il Collegio della Mercanzia, la cattedrale di San Lorenzo con annesso il Museo del Capitolo e la stupenda Fontana Maggiore duecentesca di Fra Bevignate da Perugia con bassorilievi di Nicola e Giovanni Pisano.
Interessanti il palazzo del Capitano del Popolo ed il palazzo della Vecchia Università, oggi sede del palazzo di Giustizia, palazzo Donini e palazzo Cesaroni, rispettivamente sedi della Giunta Regionale e del Consiglio Regionale dell'Umbria, il palazzo della Provincia (1870) in stile lombardo e palazzo della Penna, sede espositiva di collezioni permanenti e mostre temporanee. Notevoli il teatro comunale Morlacchi (1788), palazzo Gallenga- Stuart (1754), sede dell'Università per Stranieri.
Molti gli edifici religiosi degni di nota: l'abbazia di San Pietro, con uno splendido chiostro, la chiesa di San Domenico, cui è annesso il Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria, ricco di reperti umbri, etruschi e romani, il tempio di san Michele Arcangelo a pianta circolare, il complesso di San Francesco al Prato con l'ex chiesa e l'oratorio di San Bernardino e la chiesa di San Filippo Neri, la chiesa di San Severo con un affresco, "Trinità e Santi", in parte di Raffaello e del Perugino, la chiesa di Santa Maria Nuova con coro ligneo ed organo del 1584, la chiesa di Sant'Ercolano e la chiesa di San Bevignate (XIII secolo).
Ancora in città meritano una visita l'orto Botanico e l'orto Medievale, quest'ultimo presso l'abbazia di San Pietro, mentre nei dintorni si segnalano l'Ipogeo dei Volumni (II sec. a.C.) a Ponte San Giovanni e la tomba ed affreschi del Perugino a Fontignano.


SPOLETO

Il centro storico, accanto a evidenti influssi di epoca romana, mantiene intatta la struttura di epoca medievale. Alle più antiche origini di Spoleto appartengono l'Arco di Druso e Germanico, arco romano che introduceva al foro (sito attuale di piazza del Mercato), presso la chiesa romanica di Sant'Ansano, il teatro romano, la basilica di San Salvatore, un interessante monumento di origini paleocristiane (IV-V secolo), patrimonio mondiale dell'UNESCO come parte del sito seriale "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.). A poca distanza dalla duecentesca chiesa di San Gregorio Maggiore, caratterizzata dalla suggestiva zona absidale e dal presbiterio rialzato, si trovano il ponte Romano (o Ponte Sanguinario) a tre arcate in blocchi di travertino e l'Anfiteatro del II sec. d.C.
Il maggiore monumento cittadino è il Duomo. Eretto in forme romaniche nel XII secolo, ha subito interventi successivi con l'aggiunta di un portico di stile rinascimentale, sulla facciata è ornato da un grande mosaico bizantineggiante (1207): all'interno conserva, tra le tante opere di prestigio, un affresco con Madonna e Santi del Pinturicchio, il busto in bronzo di Urbano VIII del Bernini e uno straordinario ciclo di affreschi di Filippo Lippi. Del XII secolo la chiesa di Sant'Eufemia, interessante edificio romanico la cui zona absidale guarda la scalinata che porta a piazza Duomo, la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo e l'abbazia di San Ponziano, mentre del XIII secolo sono la chiesa di San Domenico e la chiesa di San Nicolò ed il palazzo Comunale. Di grande interesse la chiesa di San Paolo inter vineas (X secolo), con un importante ciclo di affreschi del 1200, e la chiesa di San Pietro, le cui origini risalgono al V secolo, con una splendida facciata romanica scolpita con straordinari bassorilievi.
Dallo spazio antistante San Pietro si gode un'ampia vista che abbraccia tutta Spoleto fino al possente ponte delle Torri alto 80 metri, con funzioni di acquedotto costruito sul finire del ‘300, che collega la Rocca albornoziana, realizzata a partire dal 1360 per ordine del Cardinale Egidio Albornoz su progetto di Matteo di Giovannello da Gubbio detto il Gattapone, alle pendici del monte che domina la cittadina. Proprio Monteluco, un angolo di natura incontaminata, fu il monte e bosco sacro degli anacoreti che qui si stabilirono a partire dal VII secolo fondando il convento di San Francesco (1218) e la chiesa di San Giuliano.
Tornando nel centro abitato meritano una visita palazzo Collicola, che ospita il Museo Palazzo Collicola Arti Visive -Carandente, il palazzo Vescovile (Museo Diocesano), palazzo Racani-Arroni, il Teatro Nuovo "Gian Carlo Menotti" (1854-64), il Teatro Caio Melisso riaperto nel 1880, il Museo Archeologico Statale, nell'ex monastero di Sant'Agata, il Museo Diocesano e Basilica di Sant'Eufemia e la Casa Romana, costruita nel I secolo d.C.
Nei dintorni, di grande interesse naturalistico e spirituale il "bosco sacro" di Monteluco, con una fitta vegetazione di leccio sempreverde. Da non dimenticare Villa Redenta, che sorge sui resti di un'antica villa romana, con un bellissimo parco dove si trovano alberi secolari: cedri del libano, lecci e magnolie tra cui passeggiò la nobiltà spoletina tra ‘600 ed ‘800.

 

GUBBIO

Gubbio è tra le più antiche città dell'Umbria, meravigliosamente conservata nei secoli e ricca di monumenti che testimoniano il suo glorioso passato. Architettonicamente rappresenta il capolavoro della civiltà medievale e della società due-trecentesca, articolata nelle corporazioni di arti e mestieri. Testimonianza delle sue antiche origini sono le Tavole Eugubine e il teatro romano situato appena fuori le mura. Domina dall'alto la monumentale basilica di Sant'Ubaldo, custode delle spoglie del santo patrono.
Gubbio ospita capolavori architettonici che simboleggiano e richiamano la potenza di questa città-stato medievale.
All'inizio del XIV secolo risale la costruzione del complesso urbanistico di palazzo dei Consoli, simbolo della città e sede museale, della piazza pensile (piazza Grande) e del palazzo Pretorio, oggi sede del Municipio. Da ricordare inoltre palazzo Beni, palazzo del Bargello con la famosa fontana detta "dei Matti", e palazzo del Capitano del Popolo. Di linee rinascimentali il palazzo Ducale, quasi certamente progettato da Francesco di Giorgio Martini, che documenta il fulgido periodo vissuto sotto la signoria dei Montefeltro.
Di grande interesse anche la Cattedrale (XII secolo), dedicata ai Santi Mariano e Giacomo, Santa Maria Nuova, al cui interno si trova la Madonna del Belvedere di Ottaviano Nelli, la chiesa di Sant'Agostino (XIII secolo) appena fuori le mura, San Pietro e la chiesa di Sant'Andrea o Monastero di San Marziale. La chiesa di San Domenico fu costruita dai Domenicani insediatisi nel vicino convento all'inizio del XIV secolo, sulla più piccola chiesa di San Martino, già esistente nel 1180, che fu ampliata oltre la cinta muraria ed ebbe mutata l'intitolazione.
Nella parte bassa dell'abitato piazza Quaranta Martiri, nel Medioevo area di mercato, nel cui lato meridionale si trova la chiesa di San Francesco, eretta presso il fondaco degli Spadalonga, famiglia che accolse e vestì San Francesco dopo l'abbandono della casa paterna. Di fronte la Loggia dei Tiratori. Vicino la chiesa di San Giovanni, probabilmente uno degli edifici religiosi più antichi della città. Fuori dalle mura da vedere il Mausoleo romano, la chiesa di San Secondo, la chiesa della Madonna del Prato e la chiesa della Vittorina.

 

 

MONTEFALCO

Montefalco racchiude un ricco patrimonio d'arte che ne fa un punto di riferimento essenziale per la conoscenza della pittura umbra, a cominciare dalla chiesa di San Francesco, oggi Museo, costruita dai frati minori conventuali tra il 1335 ed il 1338. Il museo si articola in tre spazi espositivi: l'ex chiesa, nota in tutto il mondo per il ciclo di affreschi realizzati dal 1450 al 1452 da Benozzo Gozzoli raffigurante le Storie della vita di San Francesco, dove si conservano una Natività del Perugino (inizio XVI secolo), ed affreschi di scuola umbra, la Pinacoteca, con opere di Francesco Melanzio, Antoniazzo Romano e dipinti di scuola umbra dal ‘300 al ‘700, e la cripta, con reperti archeologici ed altre sculture e frammenti di varie epoche.

Compatta la cerchia delle sue mura, la cinta Duecentesca, restaurata nel XIV secolo con interventi di Lorenzo Maitani ed ancora oggi ben conservata. Il tessuto medievale del borgo è dominato dalla mole della chiesa di Sant'Agostino, costruita insieme al convento nella seconda metà del XIII secolo sopra un piccolo edificio intitolato a San Giovanni Battista, con all'interno affreschi della scuola di Ambrogio Lorenzetti e Bartolomeo Caporali.

Le residenze signorili sono concentrate nella centrale piazza del Comune e nelle immediate vicinanze: lungo il corso oltre al quattrocentesco palazzo Pambuffetti si ricordano palazzo Tempestivi (sede degli uffici comunali) eretto nel XVI secolo con portale a bugnato e palazzo Langeli, da alcuni attribuito a Vignola con all'interno affreschi di scuola dello Zuccari.  In piazza del Comune si trova il palazzo Comunale, costruito nel 1270, poi arricchito della loggia e dagli interventi ottocenteschi sulla facciata con l'aggiunta della torre Campanaria e del fastigio di coronamento, la piccola chiesa di Santa Maria de Platea, tra gli edifici più antichi, utilizzata come prima sede delle riunioni pubbliche comunali. In piazza sono anche l'ex chiesa di San Filippo Neri poi trasformata in teatro, palazzo Senili e palazzo de Cuppis, del XVI secolo.

Da visitare la romanica chiesa di San Bartolomeo, con la vicina porta di Federico II del 1244, e la chiesa e convento di Santa Chiara con dipinti di scuola umbra del Trecento.

Nei dintorni sorgono la chiesa di Santa Illuminata (XVI secolo), con nicchie laterali affrescate da Francesco Melanzio, ed il convento di San Fortunato (XV secolo) con chiesa affrescata da Benozzo Gozzoli e Tiberio d'Assisi.

Il territorio di Montefalco, insieme a quello dei Comuni Giano dell'Umbria, Gualdo Cattaneo, Bevagna e Castel Ritaldi, fa parte dell'itinerario enogastronomico della strada del Sagrantino, un percorso nel nome di uno dei vini più pregiati della terra umbra.



Credits: testi tratti dal sito www.umbriatourism.it

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